Colazione vegana

Pubblicato: 01/07/2022
Colazione vegana

La colazione vegana può rappresentare una valida alternativa alla colazione tradizionale; la dieta vegana infatti è sana, esclude l’assimilazione di zuccheri raffinati e di grassi ma è anche leggera ed energetica. Al mattino il nostro organismo consuma grandi quantità di energia; per questo è importante iniziare la giornata con una colazione abbondante e ricca di elementi nutritivi.

La dieta vegana è ipocalorica ma fornisce tutti i nutrimenti vitali. Basti pensare che è possibile iniziare la giornata consumando un porridge a base di fiocchi di avena, pere, banane o fragole; si può abbinare a un bicchiere di latte vegetale, a una porzione di frutti rossi oppure accompagnarlo con uvetta, cioccolato fondente e una selezione di semi di lino o sesamo.

È solo un esempio di come una colazione vegana possa essere varia, completa, in grado di accontentare i gusti di una platea di consumatori piuttosto vasta, fornendo una ricca scelta di elementi nutritivi fondamentali per l’organismo. Tra i nutrienti vitali non possono essere dimenticate le fibre, di cui il corpo ha sempre bisogno; per questo nella dieta vegana non manca mai un frutto a colazione.

Frutta e verdura contengono poche calorie ma sono ricche di fibre, vitamine, minerali e antiossidanti. Ma perché le fibre sono così importanti? Perché aiutano il lavoro dell’intestino e riducono l’insorgenza di diabete e patologie cardiache; inoltre le fibre restano più a lungo nello stomaco, dando una sensazione di sazietà che scongiura la cattiva abitudine di consumare snack a metà mattina.

Nelle colazioni vegane dunque non deve mai mancare il giusto apporto di fibre fornito da:

  • frutta: lamponi, mele e pere;
  • cereali integrali: noci, orzo, avena e crusca.

Il primo pasto della mattina, oltre a far iniziare bene la giornata, deve servire anche a prevenire patologie gravi ma purtroppo sempre più diffuse. La dieta vegana è particolarmente efficace per controllare il livello della glicemia nel sangue. L’uso dei cereali non raffinati va proprio in tale direzione: ridurre la quantità di zuccheri postprandiali.

Il rischio che si corre consumando una colazione tradizionale, a base di cornetto e cappuccino, è di generare il famoso picco glicemico, tipico dei pasti ricchi di carboidrati. Nel lungo periodo questo tipo di dieta può portare a gravi conseguenze per la salute dell’organismo.

Inoltre i cibi che hanno un basso indice glicemico sono ideali per dimagrire; una dieta vegana ipoglicemica prevede la presenza di carboidrati sani, verdura e frutta. I carboidrati spesso sono associati alla pasta e al pane; di fatto sono contenuti in una grande varietà di alimenti.

I carboidrati sani presenti nel menù di una colazione vegana forniscono l’energia necessaria a cominciare la giornata e svolgono un’azione di prevenzione contro il cancro, il diabete e le patologie del cuore. Ma dove si trovano i carboidrati sani? Principalmente nei cereali integrali, nella verdura e nella frutta. Quelli cattivi invece sono contenuti nello zucchero e nelle farine bianche.

Dunque nella colazione vegana potrai dare spazio a:

  • the verde;
  • latte di riso;
  • latte d’avena, accompagnato da caffè d’orzo;
  • biscotti di grano saraceno;
  • mix di frutta secca e fiocchi d’avena;
  • fette biscottate condite con la marmellata.

Una colazione composta dagli elementi elencati è completa, anche per la presenza di frutta, latte di riso e the verde: non devi dimenticare di apportare la quantità di liquidi che il corpo richiede, specialmente al mattino.

La colazione vegana è adatta a chi fa sport? La dieta vegana è consigliata a chi pratica attività fisica, in quanto garantisce l’energia che l’organismo, sottoposto a uno sforzo, richiede; tuttavia è importante integrare le vitamine e i sali minerali, che durante l’allenamento vengono consumati in grandi quantità.

I muscoli hanno bisogno di recuperare: le proteine contenute in una colazione vegana sono in grado di far funzionare adeguatamente l’apparato muscolare e di farlo recuperare in tempi brevi, senza l’assimilazione dannosa dei grassi animali, che l’organismo digerisce con grande difficoltà.

Gli sportivi dovrebbero assumere vitamina B12; al giorno d’oggi, tuttavia, per assimilarla è necessario ricorrere a degli integratori, che la dieta vegana non esclude; si tratta di integratori di sintesi batterica: sono batteri coltivati in laboratorio, in grado di produrre vitamina B12; la vitamina creata viene addizionata a bevande e alimenti.

Fonte: https://www.colazionesalutare.it/colazione-vegana.htm



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