I Sapori del Grano “Mangia” internazionale

Pubblicato: 01/10/2021
I Sapori del Grano “Mangia” internazionale

Quale scenario coreografico ma altamente culturale e folcloristico se non quello del Castello Caracciolo di Sammichele di Bari poteva ospitare, nell’ambito della manifestazione “I Sapori del Grano”, showcooking etnici?

La manifestazione enogatronomia si è aperta venerdì sera, 17 settembre con lo showcooking dai sapori forti, speziati, dai colori intensi della cucina turca.

L’amica Nuray Baser, ricercatrice presso l’Istituto Internazionale CIHEAM di Bari, nell’ambito del progetto ORGAFARM - Formazione in agricoltura biologica e trasformazione dei prodotti ed attivazione di nuove competenze nel sistema VET (formazione o istruzione professionale), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma ERASMUS+ KA2 - Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone pratiche ed avente quali obiettivi la facilitazione, la corrispondenza, l’accelerazione delle risposte alle esigenze del mercato del lavoro agricolo, le opportunità di formazione educativa professionale, lo sviluppo di partnership per stabilire e/o sviluppare ulteriormente le competenze nazionali, regionali e settoriali, l’aumento dell’eccellenza della formazione professionale, ha creato ed illustrato Kadayif (fili di pasta), Baklava (o baclava), Kombe (rustico), Lahmacun (pizza turca), Biber dolmasi (peperoni ripieni), Tuzlu kurabiye (biscotti salati) appetitosi piatti turchi ed i golosissimi Kurabiye (biscotti dolci).

                 

Dalla Turchia all’Italia con il “Capocollo dei Golosi”: ricetta d’ispirazione dantesca magistralmente eseguita dallo chef prof. Michelangelo Bellini dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Rosa Luxemburg.

Un capocollo barbato al lardo su zuppetta di fagioli, cimette di cavoli, cipolla rossa caramellata al vino rosso e cannella, croccante di pane e olio al rosmarino.

Tutto cominciò con il goloso Ciacco…si dice che Dante lo avesse conosciuto in una delle corti fiorentine. Era un personaggio alquanto “goloso” a guardare il suo aspetto fisico, un intrattenitore di buona forchetta, un uomo opulento che ha pagato caro il suo peccato di gola. Il nome Ciacco, probabilmente significa “porco”, animale, Dante lo colloca nel III canto dell’Inferno, “relegandolo a giacere covo in un’acquetta sozza, fino al Giudizio Universale”.

Il capocollo ricorda il Conte Ugolino a cui Dante assegna il girone dei Traditori e nel XXXIII canto dell’Inferno dedica all’ignobile gesto di divorare senza pietà la testa del figlio fino al collo, i seguenti versi “la bocca sollevò dal fiero pasto/ quel peccatore, forbendola a’ capelli del capo ch’elli avea di resto guasto[…]”.

Nello spirito internazionale de “I Sapori del Grano” si vola in Romania con l’Associazione Internazionale Cuochi, Palazzo Italia Bucarest.

“Nata nel 2019, l’Associazione Internazionale Cuochi, da più di 30 anni nel campo della gastronomia, annovera nella sua compagine eccellenti professionisti e chef italiani, come lo chef Enza Barbaro, Giovanni Baldantoni e lo chef Pietro Benedetto. L’ACI sostiene e favorisce la cucina mediterranea e italiana, la “figura dello chef” come promotore della salute, nonché sviluppa progetti di educazione alimentare, informazione e formazione nelle istituzioni scolastiche a livello nazionale e internazionalizzazione” riferiva il presidente di ACI, chef Enza Barabaro in occasione dello showcooking di domenica 19 settembre scorso a “I Sapori del Grano”.

“La cucina euromediterranea nasce e si sviluppa per la valorizzazione di prodotti agroalimentari dei vari territorio Europei da utilizzare sia in cucina locale che in contesti internazionali, offrendo più opportunità ai cuochi di attivare gusto, olfatto e fantasia creativa; euromediterranea sarà la cucina fatta di ricette comuni, ma anche di ricette che nel tempo sono state un motivo per incontrarci e gustare questo o quel piatto” ha proseguito e concluso il presidente di Palazzo Italia Bucarest, Giovanni Baldantoni.

Le vecchie tradizioni per le nuove esigenze si traducono in una Ciulama de Miel (agnello mollicato al limone), in una zacusca de vinete (caimbotta), in zarzarelle (zeppole di ricotta): tre ricette della cucina mediterranea, figlia della cucina italiana, simili nella lavorazione e nella produzione degli ingrediente alla cucina rumena ma rese più digeribili, più light, più sane.

 

La serata ha visto la partecipazione e la presenza del Console Generale della Romania in Bari, dr.ssa Lucretia Tanase e del Console Onorario per la Repubblica di Moldovia in Bari dott. Domenico De Candia che ha voluto affidare alle pagine de La Linfa un suo pensiero: "ho accettato  con entusiasmo l'invito rivoltomi dagli organizzatori in quanto, ritengo, che ogni forma di coinvolgimento e di promozione dei vari aspetti culturali devono vederci protagonisti e solidali: questa iniziativa lodevole ci ha permesso di conoscere forme della tradizione culinaria dei Paesi Mediterranei salvaguardando gli aspetti nutrizionale dell'alimentazione. Ringrazio la Dr.ssa Mazzaraco e la Sig.ra Enza Barabaro, Presidenti rispettivamente de L'Albero Verde della Vita e dell'Associazione Italiana Cuochi, per averci onorato del gradito invito e, soprattutto, per la vicinanza al Nostro Paese. Desidero ringraziare, altresì, il Sindaco Netti e la Comunità di Sammichele di Bari che ci ha accolto con grande ospitalità. Mi auguro che iniziative simili possano essere organizzate e pianificate in un futuro prossimo senza le restrizioni dovute alla situazione pandemica in atto: le Legazioni dei Paesi che rappresentiamo, forniranno ogni supporto necessario a favorire lo sviluppo di ogni forma di condivisione sociale e di promozione della cultura popolare".

Patrizio Del Cane



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