I 20 castelli più belli della Valle d’Aosta: 5° appuntamento

Pubblicato: 01/04/2023
I 20 castelli più belli della Valle d’Aosta: 5° appuntamento

Castello di Saint-Rhemy-en-Bosses, (Saint-Rhemy-en-Bosses)

Oggi sede di mostre ed eventi, il castello di Saint-Rhemy-en-Bosses risale al lontano 1095. Voluto da Gerardo de Bocha, cavaliere e signore del luogo, è una delle perle architettoniche della valle del Gran San Bernardo.

Castello di Avise, Avise

Situato lungo la strada che da Aosta corre alla volta del Monte Bianco, fu costruito verso la fine del XV secolo da Bonifacio e Rodolfo d’Avise: presenta la torre dalle belle decorazioni e un interno affrescato con arredi.

Tra gli ambienti più belli della struttura vi sono la grande sala con il camino, la “camera della cassaforte” e la “sala delle mensole”, quest’ultima con 14 mensole rappresentanti figure di personaggi in vesti quattrocentesche, mostri e animali.

Castello Gamba, Châtillon 

Costruito nei primi anni del Novecento, voluto da Charles Maurice Gamba, marito di Angélique d’Entrèves, figlia del conte Christin d’Entrèves, il castello Gamba ospita oggi uno dei percorsi espositivi più interessanti della regione.

Sono oltre 150 le opere esposte, e comprendono dipinti, installazioni, sculture e raccolte grafiche e fotografiche appartenenti alla collezione regionale che da fine Ottocento giunge fino al periodo contemporaneo.

In esposizione, tra le altre, vi sono opere di Casorati, De Pisis, Guttuso, Carrà, Martini, Mastroianni, Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro.

Castello di Issogne, Issogne 

La meraviglia di Issogne è al suo interno.

Al pianterreno la sala da pranzo, la cucina e la sala baronale. 

Al primo piano,  la cappella, dalle belle volte a ogiva finemente decorate, la camera della Contessa e l’oratorio ornato di pitture. 

Al secondo c'è la stanza detta del “re di Francia”, con il soffitto a cassettoni decorato, e quella detta dei “Cavalieri di San Maurizio”.

Issogne propone uno straordinario percorso storico. Inizialmente dominio dei vescovi di Aosta, passò poi alla famiglia Challant. Fu Giorgio di Challant, priore di Sant’Orso, che la rese una sontuosa dimora per la cugina Margherita de La Chambre e il figlio Filiberto; fu allora che il castello assunse l’aspetto attuale.

Fonte: https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/cards/castelli-valle-daosta-i-20-piu-belli-e-il-ritorno-ad-aymavilles



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