Festa della Mimosa in Costa Azzurra

Pubblicato: 08/03/2021
Festa della Mimosa in Costa Azzurra

La Strada della Mimosa, l’affascinante itinerario tra natura e art de vivre, racconta la Festa della Mimosa a Mandelieu-la-Napoule (Costa Azzurra); un percorso che si estende per 130 km da Bormes-Les-Mimosas a Grasse che festeggia la meravigliosa pianta dall’acceso colore giallo e l’inconfondibile profumo tanto avvolgente quanto inebriante.

12 quintali di rametti gialli e 80.000 fiori per allestire una quindicina di carri che sfileranno lungo il Corso più antico della Costa Azzurra. I Bormeani fin dal mese di ottobre si adoperano in un lavoro certosino per definire il tema della festa e costruire i modelli dei carri che verranno adornati con fiori recisi freschi e colti fino a poche ore prima della sfilata.

“Il carreto ramado”, il carro dei fiori trainati da asini e muli già dal 1920 sfilavano per il “corso” di Bormes per celebrare l’arrivo della primavera e colorare i duri anni del dopoguerra. Etimologicamente parlando, il nome "corso" origina dalla deviazione dal nome italiano "Corso" che significa corso in direzione del viale principale, il luogo dove si sfila, dove si esce.

La Festa della Mimosa si celebra la domenica in ricordo delle passeggiate dei nobili del XVII secolo, che giunti in città, specie dal sud della Francia, in carrozza, la parcheggiavano lungo il viale principale.

Se nel linguaggio dei fiori la mimosa indica forza e femminilità, per il mondo è il simbolo della Festa della Donna commemorata l’8 marzo giorno triste del lontano 1908.

129 operaie perdono la vita a causa di un incendio divampato in un’industria newyorchese; coincidenza vuole che stessero protestando per le pessime ed indegne condizioni di lavoro a cui erano costrette.

Qualcuno dice che prossimo allo stabilimento cresceva un albero di mimosa, fiore morbido e delicato in omaggio alle donne morte in quel terribile 8 marzo 1908.

Da allora, l’8 marzo è diventata la giornata ufficiale dedicata alle donne.

Più accreditata è la motivazione storica: pare siano state proprio le donne italiane ad eleggere la mimosa “pianta delle donne”.

Nel 1946, l’U.D.I. (Unione Donne Italiane) cercava un fiore simbolo della prima Festa della donna del dopoguerra. La scelta ripiegò quasi obbligatoriamente sulla mimosa, primo perché è una delle poche piante a fiorire agli inizi di marzo e poi perché piuttosto economica e per dirla con Teresa Mattei, partigiana della resistenza, “scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne”.

Nel mondo gli Indiani d’America regalano un piccolo mazzo di mimose per dichiarare il proprio amore; le ragazze inglesi si appuntano un rametto di mimosa alla giacca per accentuare la propria femminilità; gli Aborigeni australiani attribuiscono alla mimosa proprietà curative tanto da utilizzarla in medicina, nelle diete e per creare decotti contro i sintomi delle malattie veneree, nausea e diarrea.

Le Signore dal collo e dalle gambe lunghe – le giraffe sono ghiotte di foglie di acacia e di mimose, tanto da poterne mangiare fino a 66 kg al giorno.

Ma sapevi che il fiore della mimosa è commestibile e può essere usato anche in cucina?

Provetti chef ai fornelli con le tagliatelle e le frittelle alla mimosa.

Tagliatelle di mimosa.  Ingredienti per 4 persone: 240 gr di tagliatelle, 100 gr burro di cacao, 10 g di fiori di mimosa, 13 gr di scorza di limone, pain brioche qb.

Preparazione: sciogliere il burro di cacao in una padella ampia a fuoco molto basso, aggiungere la mimosa e il limone. Frullare nel thermomix alla temperatura di 50º.
Cuocere la pasta. Spento il fuoco, amalgamarla con il burro di cacao profumato alla mimosa.
Servire in un piatto caldo cospargendo di pain brioche setacciato e qualche fiore di mimosa.

Frittelle di mimosa
Sciacquare i rametti di mimosa con acqua corrente, asciugare con un panno o carta assorbente e scegliere solo le infiorescenze più tenere. Preparare una pastella leggera con farina "00" o farina di riso, birra e un po' di sale. Immergete i rametti nella pastella e friggeteli nell'olio ben caldo, scolateli quando appariranno dorati. Potete accompagnarli con formaggi a pasta morbida, se amate il salato, o spolverarle con zucchero a velo, se preferite i sapori dolci...

IL VIANDANTE

 

 



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