L'obbedienza è ancora una virtù?

Pubblicato: 08/06/2024
L'obbedienza è ancora una virtù?

Questa domenica è del cosiddetto Tempo ordinario, che ormai riprende dopo le celebrazioni speciali cui abbiamo partecipato fino a domenica scorsa. Si tratta ora di entrare nella ferialità e di vivere il Vangelo nelle piccole cose di ogni giorno.

Il Vangelo proposto in questa liturgia ci mette di fronte a dei fatti che, direi danno dell'inaudito, poiché, almeno stante alle parole dure di Gesù utilizzate nei confronti della madre e dei suoi parenti, chiamati "fratelli e sorelle" dai presenti, restiamo piuttosto stupiti per la risposta che Gesù indirizza loro.

Mentre il Maestro è intento a predicare e operare la carità al prossimo che è lì accanto, alle folle e poi all'interno di una casa, attratto da coloro che sentono il desiderio di incontrarLo e toccare la Grazia di Dio attraverso la sua Parola; all'esterno c'è la madre, ci sono i "fratelli", ci sono le "sorelle", c'è il gruppo della famiglia che chiede di Gesù, che vorrebbe Gesù, cioe' vorrebbero, in un certo senso, che tornasse con loro, che stesse insieme a loro, magari rientrando in se stesso, ma Gesù, con tutta risposta, indirizza loro delle parole apparentemente molto dure: "chi è mia madre, chi sono i miei fratelli? Questi sono, fratelli e madri, coloro che compiono la volontà di Dio".

Sembrerebbe una risposta offensiva, ma in realtà si tratta di precisare un fatto, e cioè che proprio la madre compie la volontà di Dio. Sin dal primo momento è la "donna obbediente", così come diceva Don Tonino Bello, è colei che obbedisce al Signore.

Le prime parole, le prime risposte, i primi versetti che troviamo nel Vangelo di Luca ci dicono che Maria obbedisce, che e' la donna obbediente e don Tonino aggiunge che "nell'obbedienza è la vera pace", ed è vero perché quando tu fai la volontà di Dio e sei consapevole di fare quello che Dio vuole da te, sei sereno nel tuo cuore perché sarà Lui stesso, poi, a darti gli strumenti e a darti la forza di portare avanti questa volontà, questo Suo progetto su di te.

In realtà, come diceva San Bernardo di Chiaravalle, Maria era lì, fuori della casa ad attendere per il profondo rispetto che aveva del Figlio, perché non voleva invadere, non voleva disturbare. Davvero questa è una bella interpretazione: Maria che nella sua delicatezza in effetti è sempre accanto al figlio Gesù ma fa tutto con discrezione e nel silenzio e Gesù che la indica come colei che compie la volontà di Dio, per cui non è solo la madre ma è anche la "discepola".

Questa affermazione di Gesù ci fa capire che tutti possiamo essere familiari di Cristo, tutti possiamo essere come suoi consanguinei se compiamo la Sua volontà, se lo seguiamo per quello che è il Suo Vangelo e lo mettiamo in pratica con la nostra vita.

don Alfonso GIORGIO



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