AVVENTO, tempo delle sorprese di Dio

Pubblicato: 26/11/2022

Mt 24,42-44

AVVENTO, tempo delle sorprese di Dio

Inizia un nuovo anno liturgico. È la prima domenica di Avvento e siamo chiamati a rivivere la storia della salvezza, ma anche a ravvivare la nostra fede.

Si tratta di un tempo di grazia che il Signore ci offre ed è per tutta la Chiesa oltre che per chiunque volesse coinvolgersi.

Ci viene offerta questa opportunità che potremmo accogliere con nuovo entusiasmo e più grande intensità. E' chiaro che il rischio potrebbe essere proprio quello di viverlo con il noto atteggiamento "deja vu", già visto! Perchè già si sa quello che sarà il finale, ma ogni volta dovremmo sforzarci di essere pronti a quelle che papa Francesco chiama le sorprese di Dio; pronti alla novità, perché, tra l'altro il Vangelo, in se stesso, è la vera novità, la "buona novella", è la novità perenne, perché sempre sorprende e non finisce mai di stupire!

Il Vangelo di questa domenica ci invita a vigilare, a vegliare, a tenerci pronti, sempre pronti! Pronti ad accogliere questa novità del Vangelo e le sue sorprese. Questo è l'atteggiamento giusto da avere a partire da oggi: porci in ascolto e pronti a cambiare; pronti a fare giustizia; pronti anche a mettere in pratica il Vangelo e a viverlo in pienezza, testimoniandolo con la vita, con la coerenza della nostra vita.

È una bella occasione per riprendere in mano il nostro cammino. Sicuramente, se vogliamo, è anche un essere pronti alla chiamata del Signore, il quale viene quando vuole, quando gli viene in mente e sente che è il momento per noi!

A riguardo allora cosa dire dell'Eutanasia? Beh, per l'Eutanasia potremmo dire che, in qualche modo, si tratterebbe di un appuntamento programmato con chi deve venire a toglierci questa vita terrena. Va detto invece che se la morte è un momento in cui avviene, per cosi dire, un cambiamento di vita, allora noi non dobbiamo programmare...Oggi siamo abituati a programmare tutto, adesso si è arrivati al punto di programmare anche questo! Ma noi non possiamo programmare la morte!

Al di là delle situazioni contingenti, delle scelte che si possono fare a livello personale, del fatto ideologico, ecc..., - infatti questo argomento non entra nel tema di oggi - comprendiamo che dobbiamo essere pronti nella fede alla sorpresa di Dio, a ciò che il Signore vuole proprio da ciascuno di noi.

Sicuramente può incombere anche la paura, il dubbio di non farcela. Pero' ci rincuora sapere che è Gesù stesso ad avere paura e proprio di fronte alla morte. Sappiamo, infatti che nell'orto degli ulivi pianse e che cercò, almeno in quel momento, di allontanare da Lui quell'amaro calice, quel triste pericolo, ma poi fa quella che dovrebbe essere la professione di Fede di tutti: "...non sia fatta la mia, ma la tua volontà, quello che vuoi tu Padre"! È la prrghiera piu bella e questa dovrebbe essere proprio la nostra preghiera!

L'Avvento, diventa per noi, - per dirla con Don Tonino Bello - un ritorno che in qualche modo si fa certezza, e si potrà realizzare anche attraverso la nostra preghiera oltre che con una vita di povertà, di giustizia, di limpidezza, di purezza di cuore, di amore e misericordia, con una testimonianza evangelica autentica, oltre che con una forte passione di solidarietà.

Ecco, se non siamo così solidali l'Avvento diventa soltanto un fatto culturale, non un fatto che incide nella nostra vita. Buon cammino di Avvento a tutti!

don Alfonso GIORGIO



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