Superare le sfide idriche in agricoltura

Pubblicato: 15/02/2021

FAO Pubblicato il nuovo report “The State of Food and Agriculture” (SOFA). 

Superare le sfide idriche in agricoltura

Una delle principali pubblicazioni annuali della FAO che mira a portare ad un pubblico più ampio valutazioni equilibrate basate sulla scienza di importanti questioni nel campo dell'alimentazione e dell'agricoltura. Ogni edizione del rapporto contiene una panoramica completa di un argomento selezionato di grande rilevanza per lo sviluppo rurale e agricolo e per la sicurezza alimentare globale.

Si offre una nuova prospettiva sulla scarsità di risorse idriche nel mondo. Oltre tre miliardi di persone vivono in zone agricole colpite da livelli alti o estremamente alti di carenza e scarsità di risorse idriche; di questi, quasi la metà deve fare i conti con gravi costrizioni. Negli ultimi vent'anni, inoltre, in tutto il mondo le riserve di acqua dolce sono diminuite di oltre il 20 per cento, a sottolineare l'importanza di produrre di più con un minor dispendio di risorse, soprattutto nel settore agricolo, che tra i settori produttivi è il principale consumatore d'acqua.

Oggi, 3,2 miliardi di persone vivono in aree agricole con carenza o scarsità d'acqua elevata o molto elevata, di cui 1,2 miliardi di persone vivono in aree con vincoli idrici molto elevati e quasi la metà vive nell'Asia meridionale e circa 460 milioni nell'Asia orientale e sud-orientale.
La crescita della popolazione e lo sviluppo socio-economico stanno determinando la scarsità d'acqua poiché guidano la crescente domanda di questa preziosa risorsa naturale.

Gli impatti previsti dal cambiamento climatico, come le precipitazioni incerte e la disponibilità di acqua, esacerbano ulteriormente questi fattori. Di conseguenza, la quantità annua di risorse di acqua dolce disponibili per persona è diminuita di oltre il 20% negli ultimi due decenni.
Si tratta di un problema particolarmente grave in Nord Africa e Asia occidentale, dove l'acqua dolce pro capite è diminuita di oltre il 30% ed il volume medio annuo di acqua pro capite raggiunge a malapena 1000 m3, che è convenzionalmente considerata la soglia di grave carenza idrica.

L'aumento dei redditi e l'urbanizzazione stanno portando ad un aumento della domanda di acqua da parte dell'industria, dell'energia e dei servizi e a cambiamenti nell’alimentazione che implicano una maggiore domanda di alimenti ad alta intensità di acqua (ad esempio carne e latticini).  La crescente concorrenza per la scarsità di acqua sta alimentando tensioni e conflitti tra le parti interessate, esacerbando così le disuguaglianze nell'accesso all'acqua, in particolare per le popolazioni vulnerabili, compresi i poveri delle zone rurali, le donne e le popolazioni indigene.
A dieci anni dal 2030, le prime stime per l'Indicatore 6.4.2 dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) sullo stress idrico, insieme alla persistente carenza di acqua nell'agricoltura pluviale, suggeriscono che garantire una gestione sostenibile dell'acqua per tutti rimane una sfida.

Avv. Silvia STICCA

 

http://www.fao.org/publications/sofa/en/



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