Musica binaurale per rilassarsi e concentrarsi: ecco come funziona

Pubblicato: 12/12/2022

La musica binaurale per incentivare il rilassamento e la concentrazione: come funziona e quali benefici ha sul nostro cervello

Musica binaurale per rilassarsi e concentrarsi: ecco come funziona

Spesso si trova difficoltà a trovare un modo per concentrarsi e affrontare le sfide lavorative quotidiane o, semplicemente, per rilassarsi e ritrovare un po’ di armonia psicofisica. Arriva, in nostro aiuto, la musica binaurale che incentiva riposo, tranquillità, riflessione e rilassamento. Ecco come funziona e come utilizzarla per tali fini.

Cos’è la musica binaurale?

La musica binaurale si riferisce ad entrambe le orecchie, come si può intuire dal termine. Il suono binaurale si basa su un metodo di cattura del suono adattato alla morfologia della testa umana. Questa tecnica di registrazione garantisce una riproduzione tridimensionale del tutto naturale e una spazializzazione impareggiabile con cuffie o auricolari.

Questo metodo di registrazione tridimensionale consiste nel catturare le onde sonore in modo tale da restituire all’orecchio e al mente tutte le informazioni necessarie alla costruzione di un’immagine sonora perfettamente simile al modo in cui l’ascoltatore percepisce naturalmente i suoni.

Il palcoscenico sonoro è – quindi – più vivido, spazioso e realistico. L’ascoltatore ha l’impressione di essere veramente avvolto dal suono. Questa tecnologia particolarmente immersiva, una sorta di realtà virtuale sonora, consente di collocare i suoni nello spazio in modo distinto, siano essi provenienti da sinistra, destra, davanti, dietro, sopra o sotto.

A differenza di molte tecnologie di riproduzione del suono tridimensionale – che richiedono diversi altoparlanti distribuiti in una stanza – la distribuzione del suono 3D in binaurale è compatibile con qualsiasi cuffia hi-fi e cuffia in-ear. Alcuni auricolari hanno anche microfoni omnidirezionali per captare i suoni come fanno le orecchie.

Questo suono ha origini nell’800

Usato per la prima volta nel 1861 dal medico scozzese Somerville Scott Allison, il termine binaurale è usato per descrivere il fatto che entrambe le orecchie sono coinvolte nel processo di ascolto. Bisogna notare, inoltre, che fino agli anni ’70, il termine era spesso usato come sinonimo di stereofonico.

Oggi questi due termini sono nettamente distinti e quando si parla di tecnologia binaurale ci si riferisce al fatto che due segnali vengono ottenuti, memorizzati e riprodotti in modo tale da garantire una riproduzione fedele e precisa dei suoni dopo la modifica da parte della tromba di orecchio e della testa.

La registrazione e la riproduzione binaurale stanno vivendo una rinascita di popolarità grazie ai progressi nel campo della registrazione del suono e alla facilità di accesso ai video tramite Internet. Tuttavia, lo sviluppo del suono binaurale non è un evento recente, poiché è stato alla fine del 19° secolo che abbiamo iniziato a esplorare questa modalità di ascolto.

La registrazione binaurale è oggi particolarmente popolare per podcast, racconti audio, trasmissioni radiofoniche e alcune registrazioni di orchestre classiche. Questa tecnica di registrazione è anche molto popolare per gli ASMR, che sta per Autonomous Sensory Meridian Response, che consiste nell’utilizzare uno stimolo visivo, uditivo, olfattivo o cognitivo al fine di provocare una piacevole sensazione di formicolio o brividi.

Fonte: https://leonardo.it/lifestyle/musica-binaurale-cos-e



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