L’individuo nella società… alla ricerca del benessere

Pubblicato: 15/04/2022
L’individuo nella società… alla ricerca del benessere

Tra le varie definizioni di benessere che si trovano sui dizionari o nel web, si è scelto di mantenere quella derivante da ben – essere = "stare bene" o "esistere bene" per intendere uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell'essere umano caratterizzando la qualità della vita di ogni singola persona all'interno di una comunità di persone (società).

Questa definizione appare la più esaustiva e completa poiché chiama in causa l’intreccio di due dimensioni imprescindibili dell’umano esistere: l’individualità e la comunità. Non è un caso che questi due aspetti siano menzionati in maniera correlata poiché di fatto l’uno dipende dall’altro; se un individuo sta bene con se stesso, funziona meglio e sta bene anche nel contesto sociale nel quale è inserito; viceversa, se il contesto sociale in cui vive l’individuo è accogliente, rispondente alle proprie aspettative e necessità, l’individuo raggiunge livelli di soddisfazione e gratificazione personale. Questa linea è la stessa mantenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce il benessere psicologico come una condizione in cui “l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

In sintesi, la visione dell’OMS pensa al concetto di benessere come al raggiungimento di una condizione di equilibrio tra la persona, i suoi bisogni, le risorse che può mettere in campo per raggiungere le sue finalità e far fronte alle difficoltà, la capacità di relazionarsi con se stesso e con gli altri, la possibilità di adattarsi alle sfide che la vita propone. In definitiva, di essere individuo nel contesto sociale.

Al contrario, la disgiunzione di questi due aspetti produce il malessere, condizione che, in termini psicanalitici, rimanda ad una condizione di percezione negativa del proprio stato di salute.

Molti sono stati gli studiosi che si sono occupati di benessere e diverse sono le prospettive secondo le quali si può interpretare il concetto di benessere. Secondo una prospettiva edonistica[1], il benessere e la felicità coincidono con la ricerca del piacere, inteso come insieme di sensazioni ed emozioni positive.

Secondo, invece, una prospettiva eudaimonica[2], il raggiungimento del benessere è possibile attraverso una conoscenza autentica di sé, che permetta la migliore espressione di sé e dei propri scopi di vita. 

In questa direzione, un contributo interessante rispetto al concetto di benessere è quello che arriva da Carol Ryff, autrice che individua in sei elementi principali, la condizione generatrice del benessere. Fra questi sei elementi sono da individuare:

  • AUTONOMIA: capacità di essere indipendenti, di auto-determinarsi, di sviluppare un pensiero autonomo rispetto alle pressioni sociali, di valutare se stessi in base ai propri standard;
  • PADRONANZA DEL CONTESTO: riuscire a padroneggiare l’ambiente in cui si vive, cogliendo le opportunità e fronteggiando le avversità, in base ai propri valori;
  • CRESCITA PERSONALE: sentirsi in continuo sviluppo e in grado di esprimere il proprio potenziale, rimanendo aperti a nuove esperienze;
  • RELAZIONI POSITIVE CON GLI ALTRI: costruire delle relazioni affettive e sociali basate sulla fiducia, sul calore, sull’intimità, sull’empatia e sulla reciprocità;
  • SCOPI DELLA VITA: sentire di direzionare le proprie energie verso degli scopi definiti, che diano un senso alla propria vita, in continuità tra passato e presente;ACCETTAZIONE DI SÉ: mantenere un atteggiamento positivo verso se stessi, riconoscendo e accettando pregi e difetti. [3]

Insieme, tutte queste considerazioni, esplicitano chiaramente come la condizione di benessere dell’individuo sia una partita che non può che giocarsi all’interno di un’arena ben determinata: il contesto sociale.

Dr.ssa Crescenza MAZZARACO

[1]Edonismo è, in senso generale, il termine con il quale si indica qualsiasi genere di filosofia o scuola di pensiero che identifichi il bene morale col piacere, riconoscendo in esso il fine ultimo dell'essere umano.

[2]Eudaimonia è una parola greca che si traduce letteralmente nello stato o condizione di 'buon spirito', e che è comunemente tradotta come 'felicità' o 'benessere'. Nelle opere di Aristotele, eudaimonia era il termine per il più alto bene umano nella più antica tradizione greca.

[3]Contenuti estratti dal web e rielaborati



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