Verso la qualità, l'innovazione e la competitività della filiera agroalimentare giordana

Pubblicato: 15/10/2022

Esperienze di cooperazione e partenariato fra il CIHEAM Bari e la Giordania

Verso la qualità, l'innovazione e la competitività della filiera agroalimentare giordana

Nella manifestazione I Sapori del GranoIV edizione, la giornata di domenica 25 settembre 2022 è stata dedicata al paese ospite: il Regno di Giordania. La biblioteca di palazzo Miani-Perotti in Cassano delle Murge, ha ospitato un webinar dal titolo “Verso la qualità, l'innovazione e la competitività della filiera agroalimentare giordana: esperienze di cooperazione e partenariato fra il CIHEAM Bari e la Giordania” a cura dell’Istituto internazionale CIHEAM di Bari con collegamento diretto con i partner del Regno di Giordania. Si sono attenzionati progetti di cooperazione internazionale con il Regno di Giordania atti alla valorizzazione delle filiere del dattero, del melograno, dei fichi d-india e della guava.

Il dott. Carmelo Sigliuzzo ed il vicepresidente dell’associazione JEPA, Zuhair Jweihan, hanno presentato il Progetto "“Enhancement of Jordanian SMEs inclusiveness, competitivity and sustainable innovation - JoSME", finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e della Cooperazione Italiano.

“L'iniziativa, che supporta le PMI agroalimentari giordane nel miglioramento degli standard di qualità e sicurezza alimentare, ha l’obiettivo di aumentare le possibilità per l’accesso e per una maggiore competitività dei prodotti giordani sui mercati nazionali e internazionali. Dopo approfondite analisi dei sistemi di produzione, le filiere coinvolte dal progetto sono quelle del dattero, del melograno, della guava, del fico d’india e del mandorlo.

Il progetto si avvale di una specifica formazione tecnica tenuta da esperti internazionali e basata sulla metodologia “trainer to trainees” che ne amplia l’impatto; della fornitura capillare alle PMI di attrezzature e macchinari, identificati in seguito ad accurate analisi dei bisogni e studi di fattibilità; della messa in rete di attori pubblici e privati, di enti di certificazione e imprese italiane; nonché del trasferimento di competenze alla controparte ministeriale per la stesura di proposte progettuali e ricerca di altre fonti di finanziamento” ha esordito il dott. Sigliuzzo.

L’associazione degli esportatori e dei produttori giordani di frutta e verdura – JEPA, coinvolta attivamente nel progetto, è stata presentata dal dott. Mamoun Bakri che ne ha illustrato la storia e le attività. Il dott. Bakri ha illustrato uno dei fiori all’occhiello della produzione agro-alimentare giordana, il dattero della varietà Medjoul, la cui produzione è largamente diffusa in Giordania grazie alle condizioni climatiche e organolettiche del suolo.

La varietà Medjoul è considerata una delle migliori al mondo, per caratteristiche organolettiche e nutrizionali, oltre che per via della pezzatura del frutto, più grossa rispetto alle altre varietà di dattero, per la  sua fragranza caramellata e per il  suo gusto equilibrato.

La dr.ssa Mara Semeraro e la coordinatrice del progetto per il Ministero dell’Agricoltura giordano Tamam A. Alkhawalda, hanno presentato il Progetto “Boosting cross border Organic Ecosystem through enhancing agro-food alliances - Organic Ecosystem" finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma ENI-CBCMED implementato in 6 Paesi, gestito dal Ministero dell’Agricoltura Giordano in partenariato con il CIHEAM Bari per l’Italia.

Il progetto che ci si appresta ad illustrare, interviene in sei Paesi dell’aera mediterranea (Giordania, Italia, Libano, Tunisia, Grecia e Spagna) e mira a migliorare la competitività del settore biologico e favorire lo sviluppo e la crescita dell'agricoltura biologica attraverso la condivisione dei dati e il rafforzamento delle relazioni fra attori pubblici e privati. Nonostante l'agricoltura biologica sia un'ottima soluzione per contrastare i danni sulla fertilità del suolo e sulla biodiversità creati dall’agricoltura intensiva ed estensiva, essa è ancora poco sviluppata e presenta situazioni piuttosto eterogenee nelle diverse aree di progetto. Per far fronte a questo disallineamento, è stato creato il network dell’ecosistema organico in cui interagiscono attori pubblici e privati, innovatori e ricercatori dei Paesi partner. Il network si avvale della pluridecennale esperienza del MOAN (Mediterranean Organic Agriculture Network), una piattaforma istituzionale che coinvolge 24 Ministeri dell’Agricoltura e facilita lo scambio di informazioni e buone pratiche per lo sviluppo del biologico. Il progetto inoltre, ha introdotto nelle PMI italiane la metodologia “open innovation”, strategica per aumentarne la competitività e l’innovazione attraverso la creazione di collaborazioni esterne all’impresa e si accinge ad applicarla anche in Libano.

In Giordania, il settore del biologico è piccolo, pubblico ma ben organizzato per supportare le PMI che vogliono aprirsi al biologico. Tuttavia, sottolinea la project manager Tamam A. Alkhawalda, l’obiettivo nazionale di raggiungere 150 aziende agricole biologiche entro il 2022 è stato posticipato a causa dei rallentamenti dovuti alla pandemia. Di certo, continua la project manager, l’intero settore biologico giordano beneficerà del database per le piccole e medie imprese e della piattaforma per lo scambio di informazioni e buone pratiche creati nell’ambito del progetto “Organic Ecosystem”.

Infine, a conclusione dell’incontro formativo, ha preso la parola la dr.ssa Jocelyne Jawhar del CIHEAM di Bari che, nell’ambito del Progetto Mediterranean Innovation Partnership, Network per l'imprenditorialità giovanile e il trasferimento tecnologico nel settore agroalimentare, fondato nel 2016 da 8 organismi governativi e coordinato dal CIHEAM Bari, ha riferito essere la prima Rete Mediterranea per l'imprenditoria giovanile e il trasferimento tecnologico nel settore agroalimentare mediterraneo e coinvolge Ministeri dell’Agricoltura, centri di ricerca, incubatori e acceleratori in Albania, Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia. L’obiettivo principale del MIP è quello di supportare gli ecosistemi dell'innovazione del mediterraneo, rafforzando la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e le Organizzazioni di Supporto all'Innovazione (ISO) per facilitare la creazione di startup e l’innovazione nel settore agroalimentare. Fra le principali azioni di capacity building, rafforzamento delle conoscenze e cooperazione all’interno del MIP si annoverano il report annuale che descrive lo scenario in continua evoluzione dell’innovazione nel Mediterraneo, il database degli attori dell’innovazione, eventi di formazione e business matching, il Master in Open Innovation and Youth Entrepreneurship giunto alla sua terza edizione.

La manifestazione "I Sapori del Grano - IV edizione" è stata insignita con la Medaglia di Rappresentanza del Senato della Repubblica, ricevuto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo nonchè i seguenti patrocini: Commissione Europea per la Rappresentanza per l'Italia, Senato della RepubblicaPAMI – Pontificia Academia Mariana Internationalis - città del Vaticano, MAECICentro internazionale CIHEAM, MIPAAFMIBACTAmbasciata del Regno di Giordania, paese ospite, ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Coni Regionale, Federazione Italiana Educatori Fisici e Sportivi – federazione benemerita dal Coni -, Polizia di Stato – Gruppo Sportivo Fiamme OroBrigata PineroloCerealia, Fondazione Anna Lindh – Rete Italiana ALF, EFFE LABEL - Europe For Festivals, RIDE – APS – Rete Italiana Dialogo Mediterraneo,UNCI – Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sez. Andria Barletta e Trani, Associazione Regimen Sanitatis, Associazione Giustizia e Pace, Corpo Interventi Umanitari – Associazione di Promozione Sociale, Accademia Kronos – Guardie Zoofile, Regione Puglia, UTE - Associazione della Terza Età di Cassano delle Murge, Comune di Cassano delle Murge, ProLoco La Murgianella, La Linfa, editoriale de L'Albero Verde della Vita.

don Alfonso GIORGIO



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