Cohousing anziani giovani: la coabitazione solidale entra nella riforma del governo

Pubblicato: 01/04/2024

La legge delega per gli anziani è una delle riforme previste dal PNRR e prevede progetti di cohousing per over 65 e persone più giovani

Cohousing anziani giovani: la coabitazione solidale entra nella riforma del governo

La legge delega per gli anziani è una delle riforme previste dal PNRR per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il governo Meloni è chiamato a completare l’iter normativo attraverso l’approvazione entro marzo 2024 dei decreti attuativi. La riforma punta a valorizzare la terza età e ridisegna il sistema di assistenza e cure per promuovere una vita dignitosa. Tra le direttive previste spicca il cohousing anziani giovani: ma di cosa si tratta di preciso?

Cohousing anziani giovani nella legge delega

Complementare al social housing, il cohousing è un modello abitativo innovativo che prevede una co-residenza, ovvero un complesso di abitazioni private che condividono spazi, aree e servizi a uso comune. Nato nei Paesi anglosassoni, da decenni funziona con molta efficienza in Inghilterra, negli Stati Uniti e nel Nord dell’Europa.

Quello che si vuole introdurre in Italia è un modo di abitare insieme che include anziani autosufficienti e generazioni più giovani. L’obiettivo è garantire rapporti di solidarietà buon vicinato tra la popolazione over 65 che oggi rappresenta il 23,5% del totale e quella fascia di italiani tra i 20 e i 30 anni, diminuita drasticamente nell’ultimo decennio.

I dati dimostrano che grazie al cohousing gli anziani mantengono la loro lucidità per circa dieci anni in più rispetto a chi vive isolato. In una comunità formata da persone che si scelgono per vivere insieme e dove vige un processo partecipativo, la speranza di vita si allunga per chi è nella fase più fragile, si sconfiggono la solitudine e l’esclusione sociale.

Nella bozza della legge delega per gli anziani, il Ministero del lavoro prevede nello specifico “la promozione di nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione tra le generazioni, anche nell’ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi”.

Cohousing giovani anziani: che dice la legge?

In Italia non esiste una normativa specifica per il cohousing: la disciplina giuridica segue la civilistica sui condomini e ricorre ad istituti esistenti come l’associazione culturale di promozione sociale, la cooperativa o la fondazione. Esistono già alcune strutture di cohousing per anziani, ma sono ancora poche, in fase di progettazione e sperimentazione.

“La riforma richiede un cambio di paradigma culturale nella cura della longevità e quindi nelle politiche in favore della terza età – ha spiegato la viceministra per il Lavoro e le politiche sociali Maria Teresa Bellucci al Congresso della Società italiana di Gerontologia e Geratria a Firenze –. Questo significa stringere un’alleanza tra tutti i protagonisti in campo: istituzioni, privato sociale, categorie professionali, associazioni scientifiche, terzo settore”.

Fonte: https://leonardo.it/news/cohousing-anziani-giovani-cosa-prevede-riforma-governo



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