Sanzioni Pac 2024, ecco cosa rischiano gli agricoltori

Pubblicato: 15/02/2024

La nuova Politica Agricola Comune ha introdotto numerosi nuovi obblighi che, se non rispettati, possono portare a pesanti sanzioni, che possono arrivare anche al 100% dei contributi. Vediamo dunque quali sono le principali sanzioni a cui gli agricoltori possono andare incontro e come si calcolano

Sanzioni Pac 2024, ecco cosa rischiano gli agricoltori

Se il 2023 è stato un anno di passaggio, in cui gli agricoltori hanno potuto prendere le misure con la nuova Politica Agricola Comune (Pac) (programmazione 2023-2027) e godere di numerose deroghe, il 2024 rappresenta invece l'anno in cui la Pac trova piena applicazione. Anche nella parte sanzionatoria.

Iniziamo col dire che lo schema sanzionatorio della nuova Politica Agricola Comune è estremamente complesso, poiché deve tenere in considerazione molte variabili ed è improntato sui principi di progressività e proporzionalità, sia riferiti alla gravità delle infrazioni, sia alla loro reiterazione nel tempo (come vedremo).

In questo articolo, dunque, analizzeremo le casistiche principali riferite alla condizionalità rafforzata, alla condizionalità sociale e agli Ecoschemi. Per farlo abbiamo chiesto aiuto a Luca Palazzoni, ricercatore dell'Università degli Studi di Perugia e collaboratore di Angelo Frascarelli"Le sanzioni possono arrivare anche al 100% dei contributi di cui l'agricoltore avrebbe diritto e variano a seconda della gravità, della portata, della durata e della reiterazione dell'illecito".

Sanzioni e nuova Pac: i quattro principi guida

Sia che si parli di condizionalità rafforzata, di Ecoschemi che di Complementi per lo Sviluppo Rurale (Csr) (i vecchi Psr), nel valutare la gravità di un illecito l'organismo pagatore valuta quattro parametri:

  • Portata. Riguarda l'estensione dell'illecito. Un conto infatti è violare una disposizione su una piccola superficie, un altro sull'intera Superficie Agricola Utilizzata (Sau) aziendale.

  • Gravità, legata alla portata. Dove più grande è la superficie di violazione, maggiore è la gravità dell'infrazione.

  • Durata. Anche in questo caso il legislatore ha voluto distinguere tra chi viola le norme per un lasso di tempo breve e chi invece persevera, magari per un intero anno, nell'illecito.

  • Reiterazione. Chi commette un anno dopo l'altro lo stesso illecito viene sanzionato in maniera crescente, in quanto si vuole scoraggiare chi intende perseverare nell'illecito, magari per mero calcolo economico.

Oltre a queste quattro variabili, nella condizionalità rafforzata ce n'è una quinta, che è l'intenzionalità. Infatti, il legislatore applica un aumento delle sanzioni se l'agricoltore, consciamente e in maniera deliberata, infrange le regole.

Anche sulla non intenzionalità c'è un parametro di gravità esclusivo. L'illecito non intenzionale può essere insignificante, non grave e grave. Questa tipologia di gravità, a differenza della precedente, riguarda le conseguenze che le azioni dell'agricoltore hanno sulle persone e sull'ambiente. Di solito il non rispetto delle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (Bcaa) 6,7 o 8 (impegno A), se di entità significativa, non è mai grave, mentre la violazione dei Criteri di Gestione Obbligatori (Cgo) ha gravità elevata.

Sanzioni alla condizionalità rafforzata

Con l'entrata in vigore della Pac 2023-2027 gli agricoltori hanno iniziato a conoscere la condizionalità rafforzata, che rappresenta l'insieme di norme (molte delle quali riprese dalla vecchia programmazione) che sono alla base per poter accedere ai pagamenti diretti.

La condizionalità rafforzata si suddivide tra Bcaa e Cgo. Il non rispetto delle Bcaa comporta, per ogni Bcaa, l'applicazione di una sanzione che, solitamente, risponde ai requisiti di portata, durata e di gravità.

Sull'intenzionalità il legislatore ha previsto che, se la Bcaa non è rispettata su più di 8 ettari o su più dell'80% della Sau aziendale allora si presume che la violazione sia intenzionale e quindi vi è un aggravio di sanzione.

Pertanto, per chi viola una Bcaa, in modo intenzionale, si ha sempre una sanzione pari al 15% di tutti i pagamenti di cui l'agricoltore ha diritto il primo anno (compresi quelli a superficie del Csr). Se l'illecito viene reiterato anche nel secondo anno, la sanzione sale al 45%. Mentre se si persevera anche nel terzo si sale al 90%.

Se invece l'illecito viene considerato non intenzionale, allora la sanzione normalmente è del 3%, ma a discrezione dell'organismo pagatore entra in gioco un complesso calcolo che si basa sostanzialmente sulla portata dell'errore.

L'organismo pagatore può quindi comminare delle sanzioni che vanno da un minimo dell'1% fino ad un massimo del 5% dei pagamenti Pac. Se l'errore prosegue anche nel secondo anno viene comminata una sanzione del 10%, mentre nel terzo anno la violazione viene considerata intenzionale e quindi sale al 15% (45% il quarto anno e poi 90%).

I Criteri di Gestione Obbligatori sono norme in materia di ambiente, sicurezza alimentare, salute delle piante, salute e benessere degli animali e delle persone e la loro violazione, di norma, possiede anche il carattere di gravità (oltre a quelli di portata, durata e intenzionalità). Per questo motivo le sanzioni sono più pesanti.

Va anche detto che questi calcoli valgono per ogni singola violazione ad ogni singola Bcaa o Cgo, se ci fossero più violazioni le singole sanzioni sono sommate. Va però ricordato che la percentuale non può essere in ogni caso superiore al 100% degli aiuti richiesti.

Ecoschemi e sanzioni della nuova Pac

Chi aderisce ad un Ecoschema e non rispetta le disposizioni non solo non ha diritto al premio, ma viene anche sanzionato con una decurtazione degli aiuti che va dal 30% al 100% a seconda della gravità, della durata, della portata e della ripetitività, nonché dell'intenzionalità dell'illecito.

Chi ha violato le norme degli Ecoschemi nel 2023 non verrà sanzionato nel caso l'illecito sia valutato di bassa entità e nel caso in cui si presenti domanda anche per il 2024 sui medesimi impegni. In caso contrario, scatta la sanzione.

Sanzioni Pac, controlli amministrativi e via satellite

In molti si chiedono come avvenga il controllo del rispetto di quanto dichiarato nella domanda unica. Come ci spiega Palazzoni, l'organismo pagatore tramite il sistema di controllo Ams, Area Monitoring System, effettua due tipologie di controlli: amministrativo e satellitare.

Il primo consiste nell'analisi dei dati presentati dall'agricoltore all'interno della domanda unica e nella ricerca di incongruenze. Mentre tramite le immagini ottiche satellitari con risoluzione a 10 metri, scattate dai satelliti Sentinel 1, Sentinel 2 e Copernicus, algoritmi specifici sono in grado di identificare le caratteristiche del suolo e la coltura durante i vari mesi dell'anno e sono quindi in grado, ad esempio, di valutare se viene rispettata la rotazione o il 4% delle aree a riposo.

Se un agricoltore ritiene di essere stato sanzionato indebitamente può fare ricorso, attraverso i Centri di Assistenza Agricola (Caa), ma deve poter dimostrare di aver agito correttamente.

Condizionalità sociale e sanzioni

La nuova Pac ha introdotto quella che è stata definita condizionalità sociale. Essa riguarda il rispetto delle norme fondamentali relative alle condizioni di lavoro e di occupazione dei lavoratori agricoli e alla sicurezza e salute sul lavoro da parte dei beneficiari dei pagamenti diretti.

controlli della condizionalità sociale sono affidati agli organi competenti (Ispettorato del lavoro, Vigili del fuoco, Usl, Carabinieri, eccetera) i quali, in caso di illeciti, inviano comunicazione ad Agea Coordinamento che di rimando segnala l'agricoltore all'organismo pagatore che emette la sanzione. Si hanno dunque due sanzioni, una elevata da parte dell'ente preposto al controllo e una a livello di organismo pagatore.

Le sanzioni sono le più elevate viste finora, già dal primo anno, infatti possono andare da un minimo del 25% dei pagamenti spettanti, nel caso ad esempio di attrezzature non a norma definite dalla Direttiva 2009/104/CE (come un trattore senza copertura della Pto), fino al 100% nel caso della violazione della Direttiva 2019/1152, come ad esempio lavoratori privi di regolare contratto di lavoro.

Sanzioni pari al 50% degli aiuti sono comminate nel caso di assenza delle misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori come da Direttiva 89/391/CEE (per esempio agricoltore che tratta senza usare i Dpi, Dispositivi di Protezione Individuali).

Fonte: https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2024/01/12/sanzioni-pac-2024-ecco-cosa-rischiano-gli-agricoltori/80977



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