I chiaroscuri di un'Umanità rigenerata dalla Luce 2° Parte

Pubblicato: 07/04/2023

L'Albero Verde della Vita, associazione socio culturale di promozione sociale - Ente del Terzo Settore -, conclude il periodo quaresimale con un secondo webinar intitolato "I chiaroscuri di un'Umanità rigenerata dalla Luce". Un approfondimento on line da intendersi la prosecuzione del primo webinar "Il segno della polvere e delle Ceneri nel tempo di Quaresima"; un'Umanità che è nella lotta tra il bene ed il male che risorge nella Luce rigenerante.

Un confronto dialettico tra il prof. Maurizio TRIGGIANI che nella sua qualità di storico dell'arte e docente di scuola secondaria ha tratteggiato il Medioevo come quel periodo di "mezzo" tra la classicità ed il Rinascimento dove dame e cavalieri si alternano in un effetto di luci ed ombre che si specchiano tra le guglie ed i pinnacoli delle cattedrali gotiche, i castelli ottagonali, i dipinti e gli affreschi dai messaggi inquietanti e misteriosi.

Per dirla con Tommaso di Carpegna Falconieri e Giuseppe Sergi, il Medioevo è l'età della storia e dei capolavori artistici, della repressione e della libertà, delle figure rivoluzionarie francescane - una tra tutti quella di San Francesco d'Assisi -, dei precetti religiosi che prima si acclamano e poi si contraddicono, espressione della povertà più buia che si contrappone all'opulenza maestosa e lucente della Chiesa Romana. Fasci di luce tra "Cielo, luce e terra" illuminano la cattedrale di Bari in occasione del solstizio d'estate: un fenomeno che si ripete ogni anno nella stessa data ha riferito il Sig. Michele CASSANO, sacrista della cattedrale di Bari che per primo ha scoperto l'avvenimento.

Un bagliore di luce  che ogni 21 giugno filtra dal rosone centrale del 13° secolo di una chiesa medioevale proiettandosi al centro della cattedrale. Effetto speciale ma naturale lo definisce il CASSANO, fenomeno altamente suggestivo che ben si accorda al passaggio delle stagioni che, riprendendo quanto affermato dal prof. TRIGGIANI scandisce i tempi dell'agricoltura in una società legata alla terra, alla Madre generatrice.

"Dalle tenebre rifulge la Luce": con queste parole si introduce la riflessione di Fra Ruggiero DORONZO, docente di teoria e tecnica della comunicazione, giornalista pubblicista. Una dissertazione squisitamente scientifica in cui nel rapporto tra Dio e Luce emerge la "doppia natura, la velocità, l'assorbimento e la composizione cromatica della luce", elementi utili per meglio comprendere quel Dio abbagliante, folgorante, "luminoso che compare sempre avvolto da una nube". Una Luce che si presenta sotto un duplice aspetto: nella sua natura di particella immateriale e materiale, di onda vibrazionale, di quella più alta spiritualità che si esprime nei due pilastri della Fede: "Cristo vero Dio e vero Uomo" e la "Trinità" dove Spirito e materia si fondono. Dalle tenebre rifulge la Luce di Dio" che è uno e trino nella sua natura di Padre, Figlio e Spirito Santo; unicità che si manifesta nei tre colori primi della luce: il rosso simbolo della carne, del sangue umano versato per salvare l'umanità, il blu simbolo della Sua natura divina ed il verde che è lo Spirito Santo che dà la vita.

Una dicotomia di colori che esprime la frequenza della luce, la luminosità del Maestro che si trasfigura, che abbaglia, folgora chi osa guardarlo in volto. Dio è quel Sole che espande i suoi raggi nella Luna che, nelle tenebre della notte, riflette il suo potere rigeneratore e salvifico dell'umanità e della Terra Madre.

Teologo, assistente ecclesiastico nazionale del movimento apostolico ciechi e parroco presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova in Carbonara (BA), assistente spirituale de L’Albero Verde della Vita, don Alfonso GIORGIO, conclude l’incontro porgendosi una domanda “la Chiesa che dovrebbe essere riflesso del Sole dove è, è veramente Luce?”

In una sorta di sistema solare teologico Cristo è il Sole e la Chiesa è la Luna che brilla di luce riflessa. Il gioco di luce tra immanenza e trascendenza si traduce in una allegorica rincorsa tra la luce e le tenebre, tra i chiaroscuri che segnano il cammino dei figli della luce in una guerra escatologica con i figli delle tenebre (nel paganesimo tutti gli uomini erano figli delle tenebre, appartenevano al regno delle tenebre, operavano moralmente nelle tenebre). Una guerra distruttiva dell’oscurità che porterà all’illuminazione in una dialettica teologico-morale di antitesi tra la luce che qualifica il Regno di Dio come il regno del bene, della giustizia e le tenebre quale regno del male, di Satana, di coloro che agiscono nel buio per "repellere" la luce di Cristo.

Ma è nel simbolismo luce-tenebre che si esprime la vera natura psicologica della luce; un lavoro introspettivo di accettazione che dovrebbe condurre ogni uomo a riconoscersi umile, ad accettare le proprie fragilità, i propri limiti, la propria piccolezza che lo porterà a diventare luce nella Chiesa di Dio. Metaforicamente parlando se Dio è il Sole la Chiesa è la sua Luna, dove si realizza la salvezza morale e religiosa del cosmo. Riprendendo il discorso simbolico dell’antichità la Luna è sempre stata vista come simbolo di fertilità, di fragilità, di caducità, di morte ma anche di speranza che nella Resurrezione diventa l’immagine dell’esistenza umana, consolatrice di un’Umanità che brilla grazie alla luce che la Luna – Chiesa riceve dal suo Sole – DIO. E’ attraverso la luce della Luna, madre feconda che irradia dal Sole che l’Umanità sarà rigenerata dal peccato.



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